“Dalle Dolomiti al Garda”: l’Ecomuseo del Vanoi

Puntata 7

Il nostro viaggio settimanale ci porta, quest’oggi, nella splendida Valle del Vanoi. Qui, da molti anni, è attivo un Ecomuseo che è diventato un importante attore nel campo della cultura, del recupero delle tradizioni e di un “turismo sostenibile”.

Era infatti il 1999 quando fu costituita da ben 35 soci fondatori, tra istituzioni e cittadini, la ”Associazione per l’Ecomuseo del Vanoi”, una realtà finalizzata alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio naturale e dei “saperi” di questo territorio, attraverso l’organizzazione di un calendario di attività annuale e la gestione dei Centri allestiti e informativi. Oggi sono circa 30 i chilometri di itinerari percorribili a piedi che costituiscono il “Sentiero Etnografico”.

In questi anni l’Ecomuseo si è configurato come un museo dello spazio, del tempo, della comunità e dei saperi. Lungo i suoi sentieri e nei suoi siti sono rappresentati, il legno, l’erba e la mobilità. Sono questi tre dei sette temi dell’ecomuseo. Gli altri quattro sono il sacro, l’acqua, la pietra, la guerra. L’itinerario si snoda tra l’abitato di Caoria, a 854 metri di quota e Malga Miesnotta di sopra, situata mille metri più in alto.

Parleremo dell’Ecomuseo ma anche di una importante ed originale forma di accoglienza che viene promosso a “Pra dei Tassi”. Qui alcune caratteristiche baite sono meta ideale per piccoli gruppi di persone che cercano una vacanza in stretta relazione con l’ambiente naturale circostante. Il luogo è posto in un’area a quota 1100 metri all’interno del territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, sul Sentiero Etnografico del Vanoi, vicino al sito di Villaggio Tognola, un nucleo di baite tipiche di questa zona.

Ospite della trasmissione, per parlare dell’Ecomuseo e di questa originale forma di accoglienza a stretto contatto con la natura, il Presidente, Daniele Gubert.
(Intervista: in arrivo)

Abbiamo conosciuto una realtà molto attiva nella Valle del Vanoi e anche una diversa forma di accoglienza, autentica ed immersa nella natura che può sicuramente essere un “modello” nuovo e sostenibile di turismo, da sviluppare e da esportare in altre realtà.